ARTSLIFE - Al PAC l’amore si fa rivoluzionario. 400 opere per la prima (grandiosa) mostra italiana di Anna Maria Maiolino

2 April 2019

Più di 400 opere per la prima mostra italiana in un’istituzione pubblica, il PAC di Milano, dell’artista italo- brasiliana Anna Maria Maiolino (1942, Scalea). O AMOR SE FAZ REVOLUCIONÁRIOcurata da Diego Sileo, in mostra dal 29 marzo al 9 giugno 2019, è la più ampia retrospettiva dell’artista mai realizzata fino ad ora.

Anna Maria Maiolino

Più di 400 opere per la prima mostra italiana in un’istituzione pubblica, il PAC di Milano, dell’artista italo- brasiliana Anna Maria Maiolino (1942, Scalea). O AMOR SE FAZ REVOLUCIONÁRIO curata da Diego Sileo, in mostra dal 29 marzo al 9 giugno 2019, è la più ampia retrospettiva dell’artista mai realizzata fino ad ora.

Il percorso si sviluppa cronologicamente, ma in senso contrario. Dalla fine (il presente) verso l’inizio (gli anni ’60). L’argilla, elemento ricorrente nella produzione artistica di Maiolino, accoglie gli spettatori con un’installazione site specific. Argilla cruda, semplicemente seccata, che racchiude in sé l’entropia, l’energia dell’uomo (anzi della donna) che modifica la terra. L’atto del modellare (impastare), la libertà del gesto creatore che coinvolge direttamente l’artista in senso fisico e materico. L’opera si compone di due forme, da un lato i classici rotoli appoggiati su una pedana e, di fronte, sul muro, una moltitudine di elementi scultorei che compongono una trama, una mappa (forse). Oggetti seriali, ma non in senso industriale, realizzati dalla mano dell’artista e per questo diversi l’uno dall’altro. Questo lavoro (l’ultimo realizzato ma il primo della mostra) si presenta come una dichiarazione poetica: l’argilla, gli ovali, il vuoto (gli elementi scultorei sul muro sono di forma convessa) e le forme primordiali.

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