FRIDA KAHLO

6 luglio 1907 – 13 luglio 1954

Magdalena Carmen Frida Kahlo Calderón nasce a Coyoacán, Città del Messico, terza di quattro figli del matrimonio di Matilde Calderón con il fotografo tedesco Guillermo Kahlo. Dichiara spesso di essere nata nel 1910, in concomitanza con la Rivoluzione Messicana. Durante la sua giovinezza si interessa di letteratura e filosofia e forma un gruppo di amici soprannominati Los cachuchas, tra i quali vi sono Miguel N. Lira e Alejandro Gómez Arias.

Il 1925 è un anno fondamentale per Frida: il 17 di settembre è vittima di un incidente causato dallo scontro tra un tram e l’autobus sul quale viaggiava, con il suo fidanzato Alejandro Gómez Arias, verso Coyoacán. Ne esce gravemente ferita. Costretta all’immobilità totale inizia a dipingere: il suo primo quadro è Paisaje urbano. Le complicazioni dovute all’incidente rendono necessaria l’applicazione di una protesi alla gamba destra e di un busto per sostenerle la colonna vertebrale.

Grazie all’amicizia con l’italiana Tina Modotti entra a far parte del Partito Comunista, dove trova Diego Rivera, artista già affermato che aveva avuto modo di conoscere durante i suoi studi: i due si innamorano e il 21 agosto 1929 si sposano (lei ha 22 anni e lui 43). Nel 1930 Frida rimane incinta, ma al terzo mese di gravidanza patisce il suo primo aborto. A questo dolore si somma la sofferenza per i numerosi tradimenti di Rivera. Il 10 novembre accompagna Diego nel suo viaggio negli Stati Uniti, prima tappa San Francisco. Qui conosce due grandi nomi della fotografia moderna, Imogen Cunninghan e Edward Weston, e il medico Leo Eloesser, capo di chirurgia della Scuola di Medicina dell’Università di Stanford, a cui Frida rimarrà legata per tutta la vita. Nel novembre 1931 Frida e Diego si trasferiscono a New York su invito di Frances Flynn Payne, consulente artistico della famiglia Rockefeller, per realizzare una mostra personale di Rivera al Museo d’Arte Moderna (MoMA). L'anno successivo Rivera accetta di dipingere alcuni murali al Detroit Institute of Arts e la coppia di sposta quindi a Detroit. Qui Frida rimane incinta per la seconda volta, ma ancora una volta ha un aborto spontaneo. Trascorre tredici giorni al Hospital Henry Ford, nei quali riprende velocemente a lavorare realizzando i quadri Hospital Henry Ford, Mi nacimiento e Autorretrato de pie en la frontera entre México y los Estados Unidos.

Frida però è stanca degli Stati Uniti e sente una forte nostalgia per la sua terra natia: i due rientrano nel 1934 e vanno a vivere nella casa-studio costruita per loro da Juan O’Gorman, a San Angel. Al rientro però le cose non migliorano: Frida rimane ancora incinta e subisce un altro aborto, questa volta terapeutico. Nel 1935 Frida si separa da Diego dopo l’ennesimo tradimento, questa volta con sua sorella minore Cristina, inizia a bere e ad avere nuove relazioni sia con uomini sia con donne. Viaggia da sola a New York e conosce lo scultore nordamericano Isamu Noguchi. Dipinge Unos cuantos piquetitos e Autorretrato con pelo rizado, entrambi i lavori dettati dall’ira per l’infedeltà di Rivera.

Negli anni a seguire conosce molte personalità importanti del panorama politico e culturale internazionale, tra cui Leon Trotsky e André Breton. Dal 25 ottobre al 14 novembre 1938 si svolge la sua prima mostra personale alla galleria Julien Levy di New York; a seguire nel gennaio 1939 viaggia a Parigi per partecipare alla mostra Mexique, organizzata da André Breton alla galleria surrealista Renou et Colle. Il 6 novembre divorzia da Diego Rivera e negli stessi giorni porta a compimento il suo quadro Las dos Fridas: a destra, la parte della sua persona che è stata rispettata e amata da Diego, la messicana Frida vestita da Tehuana, a sinistra, una Frida molto più europea con un abito vittoriano in pizzo bianco, la Frida che Diego ha abbandonato.

La salute di Frida peggiora a causa di una grave forma di nefrite e di anemia. Si ricongiunge con Rivera e riprende le cure con il Dr. Eloesser. Grazie all’intervento del dottore, convinto che una riconciliazione con Diego potesse giovare alla salute di Frida, i due si risposano l’8 dicembre (lei 33 anni e lui 54) e successivamente ritornano in Messico.

Ma le condizioni di salute di Frida continueranno a peggiorare: le viene prescritto di indossare quel busto metallico che Frida rappresenta nell’opera La columna rota dello stesso anno. Le diagnosticano la sifilide; per curarla le praticano trasfusioni di sangue e la sottopongono a un trattamento di bismuto. Il sangue fluisce con difficoltà ed è sottoposta a sette diverse operazioni alla colonna vertebrale. L’uso costante di analgesici e di morfina per alleviare i dolori si rende evidente anche nella sua tecnica pittorica, spesso imprecisa nelle sue ultime opere. Il 27 di luglio 1953 viene ricoverata al Hospital Inglés per l’amputazione della gamba destra incancrenita. Dopo l’operazione non vuole vedere più nessuno, nemmeno Diego. Con una protesì torna a camminare, ma si dimostra sempre irrascibile e nervosa.

A parere di molti Sandías “Viva la Vida” è l'ultima opera di Frida. Sentendo la sua morte imminente, per l'ultima volta Frida prende il pennello per aggiungere la scritta e firmarla, come se fosse il suo addio. Frida muore il 13 luglio del 1954 nella sua Casa Azul, all’età di 47 anni, ufficialmente per embolia polmonare. Non si è mai esclusa totalmente l’ipotesi del suicidio.

Opere

Henry Ford Hospital,1932, courtesy by Museo Dolores Olmedo Credits: © photo Erik Meza / Xavier Otaola - © Archivo Museo Dolores Olmedo © Banco de México Diego Rivera Frida Kahlo Museums Trust, México, D.F. by SIAE 2018
Autoritratto, 1940, olio su alluminio. Prestatore: Harry Ransom Center - The University of Texas, Austin Credits: © Banco de México Diego Rivera Frida Kahlo Museums Trust, México, D.F. by SIAE 2018
Diego nella mia mente, 1943, Courtesy: The Jacques and Natasha Gelman Collection of 20th Century Mexican Art and The Vergel Foundation. Credits: © Gerardo Suter © Banco de México Diego Rivera Frida Kahlo Museums Trust, México, D.F. by SIAE 2018